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Radio Farfalla
22 mar 2021
" Le emozioni de LA QUIETE DELL' ULIVO piombano nel vissuto di Gerardo Martino nel momento meno prevedibile, impegnato com'è verso il raggiungimento del suo obiettivo artistico più alto: armonizzare lo splendore dell'anatomia umana con le leggi della fisica e della chimica in un percorso che non prevede, in "default", la presenza ingombrante di una chitarra classica che spunta inesorabile come la coscienza sporca di un artista totale impegnato su troppi progetti. Vince su tutto la legge dei vasi comunicanti che, saggiamente, livella "alla pari" gli umori artistici dell'uomo, dell'atleta, del chitarrista, del poeta, dell'attore patafisico e del "personal guru". Un viaggio, che da turistico diventa profondamente interiore, lo pone di fronte all'ulivo e alla sua simbologia possente eppure delicata, riallinea tutte le complicatissime rotelle dell'astrolabio cerebrale di Gerardo, riattiva i suoi tramonti arroventati: ogni sera un tuffo nel mediterraneo come le spade d'acciaio che, ancora in fiamme, ottengono la tempra migliore nell'elemento contrapposto, l'acqua. Ma non è tutta acqua di mare e fuoco di vulcano: legno e terra, resina e cicale, amore e dolore sottile, argilla e sangue per dieci tracks bellissime, tutte composte da lui, e difficili da incasellare nella tavola degli elementi musicali convenzionali. Minimalista ma ricca di colore/calore, contemporanea ma distinta&distante dalla stucchevolezza del new age, la musica di Gerardo sta alla Murgia e al Mediterraneo come quella chitarristi Terje Rypdal e Pat Metheny (suoi più intimi e insospettabili ispiratori) sta alle steppe desolate e gelide della Norvegia o alle pianure sterili e bollenti del Nevada. La QUIETE DELL'ULIVO, oltre ad essere musica bellissima, è una (sana) attitudine dell'autore, una conseguenza inevitabile del suo estro creativo; musica contemporanea da inquadrare nella mente di ciascuno di noi e solo dopo sul mappamondo o nelle charts dell'etno-jazz." Agostino Convertino
02 dic 2022
Padre Salpa trailer - un viaggiatore del XVI secolo
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19 apr 2021
"NELLE OPACHE FENDITURE DI MARZO" di GERARDO MARTINO NELLE OPACHE FENDITURE DI MARZO è una divagazione ispirata alla contingenza che vivemmo nel 2020 ed è intrisa di malinconia e speranza ammantate da un'aura di attesa e incertezza. Non è ancora andata in sala d'incisione ma come gli altri brani é tutelata da Patamu` e tutti i diritti sono riservati. Accordatura diversamente aperta per costruire una dimensione che accoglie mille cose non dette. Qualche link per curiosare sulle mie produzioni artistiche http://www.uncorpopovero.it/ https://www.facebook.com/LaDanzaDelleSpade/ youtube.com/gerardodimartina
INTERMEZZO PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA di Gerardo Martino. Un'improvvisazione fugace per dare sui social un contributo alla "giornata della memoria " del 2021
IMPROVVISANDO NOTTURNE DISSONANZE - chitarra classica Gerardo Martino - handpan Domenico PulitoIMPROVVISANDO NOTTURNE DISSONANZE - chitarra classica Gerardo Martino - handpan Domenico Pulito
Esercizio di "Radicamento nel Vento " da IL CORPO COME POESIA E STRUMENTO TERAPEUTICO di Gerardo Martino- percorso intensivo di consapevolezza corporea - appena possibile e non solo per addetti ai lavori. Depositario dei nostri talenti il corpo si rivela essere la nostra coscienza, modulando frequenze e adeguandosi alle informazioni endocrine, nervose e immunitarie che il tessuto connettivo, organo della postura, veicola ovunque. Perché il corpo ha già in se gli strumenti per autoregolarsi. http://www.ipsposturologia.com/ https://www.facebook.com/PosturaBenessereTraining/ http://www.uncorpopovero.it/ https://gerardomartino.wordpress.com/ http://musicaepostura.blogspot.it/ https://www.facebook.com/LaDanzaDelleSpade/ youtube.com/gerardodimartina